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Questo è il Blog della Scuola Primaria "Amerigo Vespucci" di Campocroce di Mogliano Veneto (tv)
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DA TRIBUNA DI TREVISO E' oltre le più pessimistiche previsioni il taglio dei maestri nelle scuole elementari della provincia. La scuola elementare dovrà contare su 157 docenti in meno. «Non so più dove tagliare», commenta il provveditore di Treviso Maria Giuliana Bigardi. I numeri. «Vi potrà essere una variazione di un'unità in meno o in più - dicono i sindacati - Ma cambia poco». La settimana scorsa erano state le stesse sigle sindacali a fare una proiezione della scure dei tagli Tremonti-Gelmini sulla scuola elementare trevigiana: la stima era di 150 maestri.Ma le cose sono cambiate e ieri l'ufficio scolastico regionale ha informato i sindacati che, a livello veneto, dal taglio previsto di 748 maestri, si è passati a una scure di 831. Per Treviso vuol dire 157 docenti in meno. Tutto questo nonostante gli iscritti a settembre del prossimo anno siano 186. Nota positiva è la garanzia del tempo pieno che sarà frequentato da 6.536 bambini per 332 classi.I sindacati.Meno posti a tempo indeterminato a scuola, meno speranza ci sarà per l'esercito dei precari di essere stabilizzati. «E' un attacco al diritto dei nostri insegnanti - dice Salvatore Mazza, della Cgil scuola regionale - si avrà un aumento ulteriore del numero degli alunni per classe. La nota positiva è la garanzia del tempo pieno».Con un tempo scuola di 40 ore infatti servono 2 maestri per classe. «A lungo andare aumenterà la disponibilità di posti e la qualità della formazione». La Cisl scuola provinciale dice: «Questo significa mettere in ginocchio la scuola trevigiana. La nostra provincia, nonostante l'aumento degli alunni, è stata penalizzata».«L'ufficio scolastico regionale in una situazione drammatica come questa è riuscito a spalmare i tagli nel modo più equilibrato possibile - dice Giuseppe Morgante, della Uil - il ministero invece ha risparmiato sulla scuola 8 miliardi di euro in 3 anni. Lo Snals rincara: «Il dramma è che invece di distribuire posti di lavoro nella scuola, si sono distribuiti tagli», dice Leopoldino Lago. Il provveditorato. «Non possiamo più accorpare classi - dice Bigardi - l'unica soluzione sarà andare a toccare i posti per le ore alternative alla religione».

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